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La disabilità, chi è?

Ma quindi qualcuno ha capito la disabilità e chi è disabilità?  Un pomeriggio di festa, con un meraviglioso sole primaverile, con musica e aperitivi, i figli che giocano tutti nello stesso parco, noi genitori felici, spensierati della leggerezza della giornata che è volta al terminare con i i grandi abbracci che facciamo ogni qual volta ci salutiamo anche se il giorno dopo ci si rivede.  Una bambina che passa, ti saluta e tu.. attonito.. salutami mamma e papà..  Si poi colleghi che è la figlia di persone che conosci. La bimba corre verso i suoi genitori e me saluta per me.  Alche li chiami li, erano in disparte, all'ombra di questa giornata soleggiata e calda, una giornata pre-estiva direi ..  anche se era marzo.  Due genitori con tre figli di cui due con abilità diverse. La leggerezza della giornata ha permesso di parlare e conoscersi un po' di più. Loro erano li solo con la bimba, i due fratelli erano con la nonna.  Ecco come sempre grazie ...

Si amavano forte quei due.

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Si amavano forte quei due. Su un’altalena d’incertezze, di fughe e di ritorni. Tra delusione ed illusione. Era un amore di speranze e nostalgia. Tra risate, lacrime e poi silenzi. Un equilibrio costantemente in bilico. Tormentato da una strana sofferenza. Una sofferenza che, in alcuni istanti, si trasformava in un qualcosa di molto simile alla gioia. Un ciclo avvelenato nel trovarsi, perdersi, allontanarsi, tornare a perdersi, cercarsi e ritrovarsi. E poi, di nuovo, perdersi senza sosta. Ogni bacio aveva in sé il sapore della fine e il gusto dell’inizio. La speranza dell’alba e la malinconia del tramonto. E ruffiana era la musica. C'era sempre una canzone che li riportava a casa. Si sono promessi di dimenticarsi, di cancellare ogni foto, di cancellare ogni canzone, eppure si pensano e non capiscono cosa sia successo. Erano davvero strani quei due. L’amore è davvero strano 

Responsabilmente genitore

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  Avete presente il tasto di “accensione/spegnimento”? La sua forma.. sì esatto proprio quella. Riporta un cerchio ma che non si chiude, riporta metaforicamente parlando, per me, una linea con un inizio e una fine che vorrebbe chiudersi ma non può perché c’è una linea verticale che impedisce ciò. Il suo significato in questo scritto, riporta al cerchio della vita.. quello della genitorialità (cerchio) divisa (linea verticale) . E’ proprio quest’ultima linea che spezza il cerchio ma non la sua forma. Vedete, quando si ha la fortuna di diventare genitori tutto cambia, “Le Priorità” diventano “La Priorità”. E quest’ultima vuoi o non vuoi ti mette alla prova affrontando nuove difficoltà e nuove opportunità. Poi il corso della vita ti riserva qualche cosa a cui non avresti mai pensato, la separazione. Tutto si trasforma, chi prima chi dopo ma il cerchio si spezza e gli equilibri si scompensano tanto che devi rimetterli in sesto con le tue uniche forze. Certamente è soggettivo il c...

DEVO CONFESSARVI UNA COSA.. SI(AMO)ETE MERAVIGLIOSI

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Un giorno , un compleanno, una giornata apparentemente fredda si è trasformata in una giornata calda e solare per una persona.. figuriamoci quanto può fare una società unita che semplicemente esprime le sue emozioni. Questa società ha un potere enorme: trasformare le cose e convertire le emozioni, oltrepassare i muri e gli ostacoli.   Scrivere una lettera a qualcuno implica del tempo, di dover pesare, immaginare, tradurre le emozioni e sentimenti in forma scritta; quando questa la vuoi scrivere ad un pubblico vasto implica di scriverla con una scrittura semplice, diretta, di facile comprensione e con un significato immediato. Quest’ultimo passaggio è quello per cui sono qui a scrivere o meglio rispondere alle centinaia di messaggi ricevuti oggi, e che credo mai come oggi di averne ricevuti così tanti, in un giorno speciale per me che è stato reso speciale da tutti coloro che hanno trovato quel poco tempo per esprimere i loro auguri di buon compleanno. Gli ho letti tutti...

MI VUOI DIVORZIARE?

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È strana la vita, t’innamori di una persona, la conosci, ci passi del tempo insieme, condividi momenti belli e brutti, ci vai a convivere, poi ti sposi e poi la vita ti fa un dono, quello di avere un figlio, che cresci, che educhi, al quale insegni i valori che ti hanno trasmesso a sua volta i tuoi genitori. Tutto va per il meglio, decidi di fare un passo ulteriormente grande e responsabile, decidi di abbandonare l’affitto e comprare casa. Come nelle migliori favole tutto sembra perfetto, nelle difficoltà e nelle meraviglie che la stessa vita ti riserva ma poi arriva un momento inaspettato, che mai avresti voluto accadesse.. questa piramide comincia a perdere pezzi, si cominciano a formare crepe.  Decidi di separarti.  E ora? Ora ci sono delle priorità, salvaguardare una persona, tuo figlio e salvaguardare te stesso dalla crisi morale, economica e il rapporto con tutte le persone che ti sono vicine. Ma come si fa? Qui è il problema dove molti si imbattono, si perdono...